Un’avventura nel verde alla scoperta di uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti del Piceno
L’Eremo di San Marco si trova a pochi chilometri dal centro di Ascoli Piceno ed offre un rifugio di pace e spiritualità per coloro che cercano una pausa dalla frenesia della vita moderna.
Questo antica costruzione in stile romanico, realizzata interamente in travertino, è collocata su una parete rocciosa con la quale si confonde, adattandosi perfettamente al contesto naturale circostante.
La storia
La storia dell’eremo affonda le sue radici nel XIII secolo, quando una comunità di monaci cistercensi si stabilì in queste terre. Qui, seguendo la loro regola di vita ascetica, i monaci condussero un’esistenza semplice e austera dedicandosi alla preghiera, alla meditazione e al lavoro manuale.
Gli antichi monaci che abitavano l’eremo, mossi da un profondo desiderio di solitudine e vicinanza a Dio, scelsero con cura questo luogo appartato e suggestivo per costruire la loro dimora: le alture dell’Appennino marchigiano, i boschi e la natura incontaminata, offrivano il rifugio ideale per la loro regola di vita ascetica.
Qui i monaci condussero un’esistenza semplice e austera dedicandosi alla preghiera, alla meditazione e al lavoro manuale.
Nel corso dei secoli successivi, l’eremo divenne un centro spirituale di rara bellezza e significato, attirando eremiti, pellegrini e devoti da ogni parte d’Italia. Papa Niccolò IV concesse addirittura l’indulgenza plenaria (ovvero la completa liberazione dalla pena temporale legata ai peccati commessi) a chi visitava l’eremo nel giorno della ricorrenza di San Marco, riconoscendo così l’importanza e la santità del luogo.
Tuttavia, non tutto fu sempre sereno per l’eremo. Durante il corso del XIX secolo, l’edificio cadde in stato di abbandono e subì atti di vandalismo.
Nel 1908 l’allora sindaco di Ascoli promosse opere di conservazione e restauro, preservando così integrità dell’eremo.
I restauri del 2016: la costruzione fu completamente restaurata con la ristrutturazione della scalinata d’accesso e vari interventi di ancoraggio alla parete rocciosa. Furono inoltre restaurati anche il tetto, l’altare e alcuni affreschi.
Oggi l’eremo di San Marco è custodito dai Templari Cattolici d’Italia che si occupano delle aperture, accogliendo i visitatori e narrando loro la storia di questo misterioso ed incredibile luogo.
Come arrivare
L’Eremo di San Marco si trova a pochi chilometri dal centro di Ascoli Piceno.
Il percorso parte dalla frazione di Piagge, in prossimità del cimitero. (Indicazioni QUI)
Cercate “Cimitero di Piagge (AP)” sul navigatore. Potete parcheggiare l’auto qui e proseguire a piedi.
Una raccomandazione: il percorso è breve ma completamente in salita, si cammina tra grosse pietre, terra e foglie. Obbligatorio indossare scarpe da trekking e abbigliamento comodo – vi consiglio anche una coppia di bastoncini, soprattutto per la discesa al ritorno.
Dopo aver posteggiato l’auto troverete un campetto da calcio e più avanti una chiesa: da qui parte il nostro percorso per l’eremo; seguite i cartelli.
Come dicevo, il percorso di per sè non è lungo ma presenta alcuni tratti più complessi e si sviluppa quasi totalmente in salita. Munitevi di acqua e fermatevi a riprendere fiato, se necessario, quando arrivate nei tratti più pianeggianti.
Alla fine del percorso vi troverete in una zona aperta, con una scalinata che conduce in alto, alla parete: siete arrivati al cospetto dell’Eremo!
Spostatevi un attimo dalla scalinata, nello spiazzo sulla sinistra: alzando lo sguardo potete ammirare, tra gli alberi, la facciata dell’eremo: incastonato nella roccia, con il suo stile semplice ma austero, un campanile sulla sinistra e le piccole bifore che si aprono su due piani.
Ora salite le scale e varcato il cancello nero, vi troverete direttamente in uno degli ambienti dell’eremo: una stanza scavata nella roccia con delle bifore da dove è possibile ammirare la città.
Salendo ancora più in alto arriverete all’ambiente principale, la grotta.
Qui troviamo tre nicchie: si tratta dei monumenti funebri della famiglia Tibaldeschi di Ascoli, risalenti al XV secolo e caratterizzati da sepolcri ad arcosolio e lo stemma della famiglia.
Questo piccolo balcone è collegato al campanile: suonate la campana per testimoniare la vostra presenza all’eremo!
Percorrendo questa stanza troverete altre bifore. Uscendo sulla destra arriverete ed un affaccio aperto sul panorama dove potrete ammirare una meravigliosa vista sulla città: da qui, se aguzzate bene la vista, si può vedere anche piazza del Popolo e la chiesa di San Francesco!
Orari di apertura dell’eremo: sabato e domenica, dalle 11.00 alle 16.00, nei mesi di primaverili/estivi (possono variare in base alle condizioni atmosferiche).
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